VENEZIA. Ieri mattina, una gremitissima basilica dei santi Giovanni e Paolo ha ospitato i funerali di Giulia Ramelli, una maestra di sci di 34 anni originaria di Venezia, morta una settimana fa in una valanga nella zona delle Cinque Torri e del Nuvolau, a Cortina. Si sono riuniti i tanti amici, parenti e le persone che con la maestra di sci, che si divideva tra Venezia e Cortina, hanno condiviso un pezzo di vita e di strada.
Durante la cerimonia, celebrata da due sacerdoti locali, è stato ricordato come Giulia fosse una grande amante dello sport e della libertà della montagna, e come avesse sempre cercato di raggiungere i suoi obiettivi con determinazione. Nei volti della famiglia, straziata dal dolore, le lacrime della madre, Michela, del papà Lucio e della sorella.
Inoltre, si è parlato della sua gentilezza, disponibilità e capacità di relazionarsi con gli altri, così come del suo ultimo progetto di vita, ovvero quello di sposarsi e formare una famiglia. La bara era decorata con un grande cuscino di rose bianche e uno più piccolo di fiori rossi, mentre alla fine della cerimonia c’è stato l’ultimo viaggio su una gondola.
Durante i funerali di Giulia Ramelli, celebrati da Don Filippo, è stato ricordato come lei fosse un’appassionata sportiva e amante della libertà della natura. Nonostante la tristezza dell’occasione, la basilica dei santi Giovanni e Paolo era piena di persone che volevano rendere omaggio a Giulia per la sua gentilezza, disponibilità e capacità di relazionarsi con gli altri.
Don Filippo ha anche menzionato come Giulia avesse sempre perseguito i suoi sogni con determinazione, sia attraverso le gare di sci che insegnando lo sport che amava. Giulia amava le emozioni forti, sia in montagna che in barca, ma l’ultimo suo progetto era quello di formare una famiglia e sposarsi.