BELLUNO – Richiesta di condanna di sette anni e mezzo per un capoturno della Costan accusato di violenza sessuale e stalking nei confronti di una collega. Il pm Roberta Gallego ha formulato la richiesta al termine della sua requisitoria al tribunale di Belluno, dove l’imputato Franco Barp, 61enne di Borgo Valbelluna, è stato giudicato in composizione collegiale.
La parte civile, rappresentata dall’avvocato Enrico Rech, ha chiesto un risarcimento di 50mila euro. Il processo è stato rinviato al 19 aprile dopo che la parte civile ha parlato e l’avvocato della difesa, Pierluigi Cesa, era pronto a fare la sua arringa.
La Procura ha ritenuto provati i diversi episodi di molestie sessuali e stalking contestati all’imputato. Barp si sarebbe avvicinato alla collega e l’avrebbe molestata, anche sessualmente, raggiungendola nel suo ufficio quando era sola e toccandola ovunque. La Procura gli contesta l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di relazioni d’ufficio in qualità di suo superiore.
Tuttavia, la difesa ha sostenuto che il capoturno non era un superiore, ma solo un coordinatore tecnico e ha evidenziato il fatto che la donna non avesse denunciato per mesi.