VERONA – Un momento carico di emozioni e tensione ha caratterizzato la mattina di domenica 3 dicembre nel carcere di Montorio fino alle ore 13. Filippo Turetta, il 22enne padovano reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha incontrato per la prima volta i suoi genitori dopo l’arresto. Questo incontro, altamente emotivo, segue il rinvio di un precedente appuntamento programmato per il 29 novembre, quando i genitori di Turetta avevano deciso di non incontrare il figlio, prendendosi del tempo per prepararsi emotivamente.
Un incontro rinviato e carico di tensione
La decisione di rinviare l’incontro era stata presa per permettere sia ai genitori che a Filippo di prepararsi psicologicamente a questo confronto. Il difensore di Turetta, Giovanni Caruso, aveva spiegato alla direzione del carcere di Verona le ragioni di questo rinvio. L’incontro effettivo si è svolto in un clima di forte tensione emotiva, un aspetto prevedibile data la gravità degli eventi e la complessità della situazione familiare.
La reclusione di Turetta e il contesto dell’omicidio
Filippo Turetta è attualmente detenuto nel carcere di Montorio, dopo essere stato arrestato in Germania e trasferito in Italia. Il suo arresto è seguito all’ammissione dell’omicidio di Giulia Cecchettin, un caso che ha scosso profondamente la comunità e sollevato interrogativi sulle dinamiche interpersonali e sulle questioni di violenza di genere.
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